Il paese delle meraviglie non è certo quello di Alice. Io considererei piuttosto la Fabbrica di Cioccolato di Willy Wonka, perché in carenza di zuccheri è sufficiente incollarsi allo schermo guardando il film per variare la concentrazione di glicemia nel sangue (o perlomeno questa è la celestiale sensazione). Certo è che il cioccolato è il cibo degli dei e che ognuno di noi dovrebbe almeno una volta nella vita concedersi una degustazione di cioccolato, perché se pilotata da un vero intenditore di Theobroma Cacao si ha la possibilità di entrare davvero nel paese delle meraviglie.
Insieme a Giorgia, Giulia e il team di Grazia.it ho trascorso un pomeriggio in compagnia delle organizzatrici del primo Salon Du Chocolat di Milano. Dal 13 al 15 Febbraio infatti arriva in città il più importante evento mondiale dedicato al Cioccolato, con una peculiarità tutta milanese: l'alchimia creativa con il mondo della moda. L'evento celebrerà infatti il talento di giovani stilisti di Naba, che progetteranno dieci abiti di cioccolato in collaborazione con i dieci Maitres Chocolatier di AMPI – Accademia Maestri Pasticceri Italiani. Una grande festa che vedrà coinvolti maestri cioccolatieri, pasticceri, ma anche artigiani e artisti che metteranno il loro talento al servizio del cioccolato.
Noi ci siamo piacevolmente sacrificate per assaggiare i capolavori di gusto di due storici marchi di moda, Gucci e Armani. Prima tappa al Gucci Cafè in Galleria Vittorio Emanuele, dove nelle quattro praline offerte abbiamo riscontrato sapori tradizionali come caffè, cannella, vaniglia e cioccolato fondente. Un packaging accattivante e il logo riportato sui dolci rappresentativi della Maison.
Con la seconda tappa abbiamo vissuto un'esperienza sublime. Abbiamo assaggiato 9 cioccolatini accompagnati da tre diversi tipi di tè, per scaldare il palato e prepararlo ad accogliere i singoli sapori che compongono le praline. In una location dallo spiccato twist cosmopolita ci siamo lasciate coccolare dalla sapiente voce di G.B. Mantelli (direttore commerciale di Venchi), che ha saputo non solo trasmetterci una passione viscerale per la sfera dolce, ma anche darci la possibilità vivere suggestioni sensoriali associate a una consapevolezza utile ad apprezzare ogni singolo sapore. Un appuntamento inserito nei pomeriggi firmati Armani, poiché anche voi potrete provare la degustazione al Giorgio Armani Caffè su prenotazione ogni giorno. Io dopo la pralina fondente 56% con ripieno allo zafferano, tributo alla città di Milano, ho letteralemente perso l'uso della parola (ma non dei sensi)!
Credits: Federica Rossi D'Arrigo e Maria Vicini