Penso che la felicità sia per l’uomo l’obiettivo più ambito da raggiungere. Sono tanti gli stimoli ai quali ogni giorno siamo sottoposti, le condizioni alle quali ci sentiamo quotidianamente legati, gli obiettivi che siamo chiamati a raggiungere al fine di godere di una vita sorprendente. Spesso però dimentichiamo che il valore più prezioso da custodire con parsimonia è la felicità, quella nascosta nei sorrisi, nei gesti spontanei, nelle intuizioni, negli affetti.
Da quando mi sono trasferita a Milano mi sono inevitabilmente interrogata sul significato di questa parola, sentendo spesso la mancanza delle mie più intime radici. Sono diventata sempre più cosciente del fatto che la mia nostalgia è costituita da piccoli frammenti di vita che mi aspettano ogni week end in Romagna e che sono diventati per me una ricarica di energia essenziale per le mie settimane milanesi. Frammenti di vita condivisa, di abbracci, di energia trasmessa attraverso uno sguardo o una parola.
Anche a Milano però sto imparando ad essere felice davvero. La felicità quotidiana nasce per essere condivisa, che sia sul divano di casa (perché come cantava Jovanotti: “Dicono che è vero che ogni grande amore naufraga la sera davanti alla tv”, e il mio è un grande amore), attorno ad un tavolo di amici dove confidarsi inconfessati pensieri, oppure tra le scrivanie dell’ufficio, dove un sorriso nel giorno più grigio dell’anno è prezioso quanto il diamante ne l’anello di diamante.
A coronare questa mia opera di autoconvincimento è stata la dolcezza di Cameo, che con Camì ha voluto diffondere la felicità attraverso piccole gioie quotidiane, ma soprattutto che ha deciso di aiutarci a pensare ogni giorno ad una motivazione per iniziare la giornata con il sorriso sulle labbra. Cameo Camìè nato così, un sorriso anzi quattro al sapore di vaniglia, fiordilatte, mov e cioccolato, un’idea che ha un unico ambizioso obiettivo: portare la felicità tra ognuno di noi!
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